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IL PROGETTO

 

Coltivatori di Emozioni è un’innovativa piattaforma di agricoltura sociale che si impegna a custodire e promuovere l’identità e l’autenticità dei prodotti agroalimentari italiani. Il progetto sostiene concretamente agricoltori impegnati nel recupero delle antiche tradizioni agricole al fine di mantenere il patrimonio agricolo, culturale e sociale del nostro paese.

 

Attraverso un approccio che coniuga innovazione e tradizione, il progetto mira a favorire pratiche produttive eco-sostenibili, a incentivare l’occupazione nelle zone rurali e a promuovere attività di formazione per educare al consumo critico e responsabile.

 

Noi di iN’s abbiamo deciso sostenere e finanziare 4 agricoltori e le loro imprese fondante su un’agricoltura sostenibile, sulla salvaguardia del territorio e della biodiversità per conservare e proteggere tradizioni e specie locali. Abbiamo scelto di supportare Damiano del progetto Apiamoci, L’Associazione per la tutela e valorizzazione dell’aglione della Valdichiana, Roberta dell’Alpeggio Valanghe Marmora e Viviana dell’Orto di Vi.

LA STORIA DI DAMIANO

APIAMOCI
“Un’apicoltura più sostenibile”

 

Dalla passione per le api e per l’agricoltura, è nata l’azienda Apiamoci nel maggio 2016, fondata da tre soci con competenze diverse ma complementari. Damiano Fioretto, laureato in scienze forestali e apicoltore professionista, Paolo Fontana, entomologo e apicoltore con oltre 30 anni di esperienza, e Piero Gavazzo, pilota di Canadair antincendio, unitosi al gruppo attratto dal meraviglioso mondo delle api. Situata a Isola Vicentina, nel nord di Vicenza, l’azienda beneficia di un ambiente variegato, dove boschi, prati e coltivi si fondono creando un paesaggio unico. La filosofia di lavoro dei tre amici si basa sulla conservazione e la promozione della biodiversità, con le loro api che interagiscono con l’ambiente circostante, producendo un miele che racconta la purezza del territorio. 

 

Damiano, in particolare, promuove l’utilizzo dell’arnia top bar, che permette alle api di produrre cera pura e di organizzarsi in modo naturale, migliorando la densità dell’alveare e facilitando la comunicazione interna. Con corsi per aspiranti apicoltori, Damiano, Paolo e Piero condividono la loro cultura e conoscenza, rendendo accessibile a tutti il mondo affascinante dell’apicoltura, ponendo così le basi per un’apicoltura più sostenibile e consapevole.

ASSOCIAZIONE PER LA TUTELA E VALORIZZAZIONE DELL’AGLIONE DELLA VALDICHIANA

“Una comunità a sostegno di un’eccellenza del territorio”

 

L’Associazione per la Tutela e la Valorizzazione dell’Aglione della Valdichiana è nata con l’obiettivo di preservare e diffondere un tesoro gastronomico unico nel suo genere: l’aglione della Valdichiana. Questo progetto ha rappresentato una vera e propria rinascita per un prodotto a rischio di estinzione, grazie alla collaborazione tra Amministrazioni pubbliche, Associazioni e Agricoltori Custodi della Valdichiana. 

 

Attraverso il sostegno dell’associazione, le imprese locali seguono scrupolosamente le modalità di produzione stabilite nei disciplinari, garantendo la qualità e l’autenticità dell’aglione. Oltre a preservare la tradizione e la cultura della vallata, l’associazione si impegna attivamente nella promozione e nella valorizzazione dell’aglione della Valdichiana a livello nazionale e internazionale, contribuendo così al rilancio agricolo, turistico ed enogastronomico del territorio.

LA STORIA DI ROBERTA

ALPEGGIO VALANGHE MARMORA
“Una vita da Margara”

 

Nel cuore delle montagne piemontesi, Roberta porta avanti con passione e dedizione l’antica arte del margaro presso l’Alpeggio Valanghe Marmora, producendo una vasta gamma di formaggi pregiati. A poco più di trent’anni, Roberta ha scelto di continuare la tradizione di famiglia, immergendosi nella vita nomade dei margari, dedicandosi alla cura e alla custodia delle mucche da latte. Ogni anno, con il cambio delle stagioni, Roberta e la sua famiglia compiono la transumanza, spostandosi tra l’alpeggio estivo e le campagne di pianura in autunno. Qui, seguendo un ritmo quotidiano scandito dalla mungitura e dalla cura degli animali, Roberta trasforma il latte delle sue mucche nei pregiati formaggi Nostrale d’Alpe, burro, tome e yogurt.

 

Grazie alla sua sensibilità verso l’ambiente e la tradizione, Roberta promuove una produzione sostenibile e predilige una vendita lenta, dove può condividere con i clienti la sua filosofia produttiva incentrata sui formaggi. Il suo impegno non solo conserva una preziosa specie animale e il territorio montano, ma tramanda una tradizione millenaria, salvaguardando le tipicità locali e contribuendo allo sviluppo di un intero territorio.

LA STORIA DI VIVIANA

L’ORTO DI VI
“I piedi nella terra”

 

Viviana, 26 anni, incarna la passione e la determinazione di una nuova generazione di agricoltori desiderosi di preservare le tradizioni e valorizzare le coltivazioni autoctone. Cresciuta in una famiglia con radici profonde nell’agricoltura, Viviana ha ereditato dal nonno la passione per l’orto e il desiderio di recuperare antiche varietà come il fagiolo La Regina di Sutri. Laureata in Architettura del paesaggio, ha unito la sua conoscenza del terreno e dell’ambiente con la volontà di promuovere una produzione sostenibile e rispettosa delle tradizioni. Durante il lockdown del 2020, ha avviato l’Orto di Vi con l’obiettivo iniziale di fornire prodotti freschi e di stagione alle persone bisognose.

 

Oggi, con il supporto della sua famiglia e del compagno, sta lavorando per riavviare la coltivazione del fagiolo La Regina, utilizzando tecnologie innovative come le serre idroponiche. Il suo sogno è quello di aprire un agriturismo, dove i suoi figli possano crescere a contatto con la natura e le tradizioni agricole. Con il sostegno di Coltivatori di Emozioni, Viviana si impegna a preservare e valorizzare le tradizioni agricole a rischio, contribuendo al recupero e alla conservazione di specie autoctone.

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