Cotechino: una storia di gusto
I piatti e i prodotti della nostra tradizione non sono solo buoni da mangiare: racchiudono anche una storia secolare, che ci aiuta a capirli e ad apprezzarli ancora di più.
Uno di questi arricchisce la nostra tavola ogni Natale: il cotechino. Scopriamo insieme la sua storia.
Era il 1511: nel pieno della Guerra della Lega di Cambrai, le forze della Lega Santa stavano assediando la Signoria della Mirandola. La città stava per capitolare e le condizioni al suo interno si facevano sempre più critiche: povertà, persone ridotte alla fame... restava solo un gran numero di maiali che, ovviamente, la Signoria non voleva cedere al nemico (e che macellati sarebbero deperiti).
Per fortuna il cuoco di corte ebbe una grande idea: mettere la carne più magra dentro alla pelle delle zampe dei maiali. In questo modo, avrebbe potuto conservarsi a lungo.
Questa tecnica si è evoluta nel tempo, ma è rimasta praticamente la stessa fino ad oggi, dando vita a quello che chiamiamo “zampone”. Il principio del cotechino è lo stesso: cambia solo il “sacco”, costituito dalla cotenna del maiale.